Proprio per il riequilibrio dell’ omemostasi del sistema nervoso autonomo, spesso utilizzo questa tecnica.
Ho letto di tutto e ho sentito dire di tutto da fisioterapisti che denigrano per partito preso questa metodica, ai cosiddetti “strabbalzoni della domenica”che dopo un semnianrio di 12 ore si proclamano esperti operatori craniosacrali.
Io, mi sono approcciata a questa tecnica come paziente , l’ho amata da subito e ho deciso di studiarla e farne uno strumento per aiutare le persone ad avvicinarsi alle loro risorse di salute.
Ho frequentato una scuola molto seria di 3 anni ( Scuola di biodinamica cranio sacrale “ La Marea” a Silea https://www.fisioterapiafantuz.it/page/la-mia-esperienza-con-la-cranio-sacrale/la-mia-esperienza-con-la-cranio-sacrale con moltissime ore di tirocinio, tantissimi workshop e seminari e tanta pratica, pratica, pratica! Alla fine di questo percorso ho portato una tesi di cui vado molto fiera.
E ovviamente continuo con la formazione , come è giusto che sia per ogni professionista della salute: perché per aiutarvi non possiamo smettere di imparare. Ormai sono circa 12 anni che pratico e lavoro con questa meravigliosa tecnica che ancora non smette di stupirmi.
La terapia craniosacrale è una forma di terapia manuale dolce, che si concentra sul riequilibrio e il miglioramento del sistema craniosacrale del nostro corpo. Questo sistema comprende il cranio
(il nostro teschio) e il sacro (l'osso a forma di triangolo alla base della colonna vertebrale), nonché il fluido cerebrospinale e le membrane che circondano il sistema nervoso centrale.
L'idea alla base di questa terapia è che il craniosacrale abbia un ritmo sottile, simile a una marea, che può essere percepito e aiutato nel suo scorrere, dai terapisti esperti. Questo ritmo è considerato importante per la salute del nostro sistema nervoso e, di conseguenza, per il nostro benessere generale.
Durante la seduta, il terapista mette le mani su diverse parti del corpo del paziente per percepire e valutare il ritmo craniosacrale.
Successivamente, utilizzando tecniche manuali delicate, cerca di risolvere eventuali disfunzioni o blocchi che potrebbero influenzare questo ritmo e creare squilibri nel corpo.
Questa terapia è spesso utilizzata per alleviare tensioni, stress, problematiche relative alla sfera dell’ansia, come per esempio una cattiva qualità del sonno, ma anche problemi fisici che non sembrano avere una vera e propria causa meccanica; ancora, per lavorare alcune problematiche viscerali come la gastrite, la stipsi il colon irritabile e si ritiene possa aiutare anche a favorire il rilassamento e la riduzione del dolore.
Io personalmente la trovo un utilissimo strumento nel trattamento delle emicranie: in studio mi arrivano spesso persone che ormai hanno provato di tutto dai farmaci , all’agopuntura….dopo qualche seduta “miracolosamente”si diradano gli attacchi e l ‘intensità del dolore diminuisce.
Tuttavia, pur non essendoci ancora evidenze scientifiche relative all’ efficacia o meno della tecnica, è giusto
ricordare che nei paesi anglosassoni, in Francia , in Austria, è già inserita nel sistema sanitario nazionale, ed è stata utilizzata come terapia sperimentale in alcuni reparti del Meyer di Firenze e in alcuni reparti di cardiologia di vari ospedali.